3 best practice per scrivere un’email a prova di open
Saper scrivere un contenuto originale e interessante non basta per scrivere una buona email. Ecco 3 best practice da utilizzare per creare email a prova di open!
Come sappiamo l’email è uno degli strumenti più utilizzati dalle aziende per realizzare vendite online, nonché uno dei più efficaci per farsi conoscere e acquisire nuovi clienti.
Content is the King, è vero, ma saper scrivere un contenuto originale e interessante non basta per scrivere una buona email. Vediamo insieme tre best practice da utilizzare per creare email a prova di open.
Occhio all’oggetto!
Se ci pensi, la prima cosa che un utente vede non appena riceve un’email è proprio l’oggetto. L’oggetto rappresenta l’equivalente del tuo biglietto da visita. Bastano pochi secondi per decidere se aprire il tuo messaggio ed evitare quindi di finire nella casella Spam. Come evitare la seconda opzione? Utilizza una frase breve ma di effetto che stimoli allo stesso tempo la curiosità dell’utente, che trasmetta urgenza ma non troppa e che soprattutto sia in grado di sorprenderlo con occasioni inaspettate.
Testa!
Hai mai sentito parlare di A/B Testing? L’A/B Testing è un esperimento che ti permette di confrontare e quindi di capire, a seconda dei risultati ottenuti, quale versione della tua email ha ottenuto maggior successo in termini di open e conversioni. Puoi testare qualunque cosa, dalle CTA alla struttura di un form di contatto o persino un’immagine.
Se per esempio decidi di testare l’oggetto di una newsletter tutti gli altri elementi (e.g. copy, form, visual, landing page) devono rimanere invariati. In questo modo non solo sarai in grado di individuare l’elemento più performante, ma anche conoscere meglio il comportamento dell’utente e le sue preferenze.
Personalizza il contenuto
Hai scritto il messaggio e sei pronto a inviarlo al tuo database di contatti. Fermo! I tuoi contatti non sono tutti uguali. Per questo motivo, è importante segmentare le tue mailing list, creare delle liste specifiche, e personalizzare ogni email che invii. Includere il nome del destinatario è un buon inizio, ma non è l’unica cosa che puoi fare. Proporre qualcosa a qualcuno sulla base dei suoi gusti, del life-style, della profilazione che ne hai potuto fare, ti dà molte più possiblità di offrire in anticipo quello che il consumatore già cerca.
Bonus tip! Conoscere la data di nascita dei tuoi clienti ti consente di inviare email di compleanno con all’interno offerte promozionali dedicate: Lorenzo, oggi è il tuo compleanno. Scopri la tua sorpresa!
Ricordati sempre di adattare le email intorno ai bisogni dei tuoi clienti fornendo loro contenuti di valore.
Ogni azienda adotta accorgimenti specifici ma di base la sperimentazione risulta essere la strada più efficace per raggiungere i tuoi clienti. Ricordati sempre di adattare le email intorno ai loro bisogni fornendo loro contenuti di valore in modo da portare il tuo pubblico ad acquistare ciò che vendi e a costruire fiducia attorno al tuo brand.
Adesso che sai tutto quello che devi sapere per iniziare, mettiti in gioco e prova!
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Niente spam, solo idee 😉
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Content is the King, è vero, ma saper scrivere un contenuto originale e interessante non basta per scrivere una buona email. Vediamo insieme tre best practice da utilizzare per creare email a prova di open.
Cominciamo!
Occhio all’oggetto!
Se ci pensi, la prima cosa che un utente vede non appena riceve un’email è proprio l’oggetto. L’oggetto rappresenta l’equivalente del tuo biglietto da visita. Bastano pochi secondi per decidere se aprire il tuo messaggio ed evitare quindi di finire nella casella Spam. Come evitare la seconda opzione? Utilizza una frase breve ma di effetto che stimoli allo stesso tempo la curiosità dell’utente, che trasmetta urgenza ma non troppa e che soprattutto sia in grado di sorprenderlo con occasioni inaspettate.
Testa!
Hai mai sentito parlare di A/B Testing? L’A/B Testing è un esperimento che ti permette di confrontare e quindi di capire, a seconda dei risultati ottenuti, quale versione della tua email ha ottenuto maggior successo in termini di open e conversioni. Puoi testare qualunque cosa, dalle CTA alla struttura di un form di contatto o persino un’immagine.
Se per esempio decidi di testare l’oggetto di una newsletter tutti gli altri elementi (e.g. copy, form, visual, landing page) devono rimanere invariati. In questo modo non solo sarai in grado di individuare l’elemento più performante, ma anche conoscere meglio il comportamento dell’utente e le sue preferenze.
Personalizza il contenuto
Hai scritto il messaggio e sei pronto a inviarlo al tuo database di contatti. Fermo! I tuoi contatti non sono tutti uguali. Per questo motivo, è importante segmentare le tue mailing list, creare delle liste specifiche, e personalizzare ogni email che invii. Includere il nome del destinatario è un buon inizio, ma non è l’unica cosa che puoi fare. Proporre qualcosa a qualcuno sulla base dei suoi gusti, del life-style, della profilazione che ne hai potuto fare, ti dà molte più possiblità di offrire in anticipo quello che il consumatore già cerca.
Bonus tip! Conoscere la data di nascita dei tuoi clienti ti consente di inviare email di compleanno con all’interno offerte promozionali dedicate: Lorenzo, oggi è il tuo compleanno. Scopri la tua sorpresa!
Ogni azienda adotta accorgimenti specifici ma di base la sperimentazione risulta essere la strada più efficace per raggiungere i tuoi clienti. Ricordati sempre di adattare le email intorno ai loro bisogni fornendo loro contenuti di valore in modo da portare il tuo pubblico ad acquistare ciò che vendi e a costruire fiducia attorno al tuo brand.
Adesso che sai tutto quello che devi sapere per iniziare, mettiti in gioco e prova!