Digital Career: le professioni del futuro
La digital transformation è il principale driver di innovazione strategica della quarta rivoluzione industriale, denominata anche “Industria 4.0”. Essa determina una modifica sostanziale del modo di fare industria, con l’utilizzo di soluzioni avanzate che consentono alle imprese di ridisegnare e reinterpretare il proprio ruolo lungo l’intero value-system.
La pianificazione e la progettazione del prodotto sfruttano processi produttivi in spazi cyber-fisici, sistemi di logistica e magazzinaggio automatizzati che condividono informazioni reciproche in ogni istante e a migliaia di chilometri di distanza, nonché un rapporto fisico e digitale, del tutto rivoluzionato, con il cliente.
All’innovazione tecnologica di processo e di prodotto occorre necessariamente affiancare l’innovazione strategica del proprio business. Un aspetto, quest’ultimo, che ha un notevole impatto sui nuovi modelli di lavoro basati sulla tecnologia, in cui i ruoli di leader, manager e dipendenti di ogni grado tendono a modificarsi, adattandosi a questo nuovo paradigma.
Se si considerano la forte carenza di capitale umano in possesso di specifiche competenze digitali che posiziona il nostro Paese in fondo alla classifica europea e le ingenti risorse finanziarie stanziate dalla Commissione Europea attraverso il Recovery plan per tamponare le gravi perdite dovute all’emergenza sanitaria, è prevedibile che i prossimi anni saranno caratterizzati da un deciso incremento nella domanda di risorse umane nelle diverse aree del digitale.
LE (NUOVE) PROFESSIONI DIGITALI
Le figure professionali figlie della nuova era digitale, e i relativi percorsi di studio, consentono di ricoprire mansioni e posizioni in diverse aree di business che solo pochi anni fa non esistevano. È opportuno sottolineare che l’inserimento di queste nuove figure può avvenire in due modi:
- attraverso l’assunzione di risorse già in possesso di determinate competenze ed esperienze nel digital (le startup, ad esempio, sono i continua ricerca di innovatori con cui collaborare). Molto spesso questo avviene grazie a partnership tra imprese e università;
- attraverso attività di formazione e di conversione di competenze divenute ormai superflue, che prendono il nome di upskilling (Una sorta di upgrade delle competenze di una risorsa, così da abilitarlo a svolgere il lavoro in maniera più efficiente ed efficace) e di reskilling (che prevede comunque l’apprendimento di nuove competenze, ma per consentire una riqualificazione della risorsa, che potrà quindi svolgere una mansione differente);
Vediamo nel dettaglio alcune delle figure professionali più richieste.
- Data Scientist
Harvard Business Review e il World Economic Forum definiscono la Data Science come l’ambito professionale “più attraente del XXI secolo”.
Il ruolo del Data scientist è quello di sapere raccogliere, gestire, trasferire e analizzare i cosiddetti Big Data: un’enorme mole di informazioni sotto forma di dati provenienti da diverse fonti, che, se analizzati nella loro forma strutturata, rappresentano una risorsa preziosissima per ogni tipologia di industry.
Il Data Scientist è una figura altamente specializzata, le cui competenze spaziano dall’applicazione di modelli matematici e statistici, al sapersi destreggiare nell’utilizzo di software e di linguaggi di programmazione utili a ridurre e decifrare un così ingente numero di dati.
- Digital Marketing Manager
In un mondo digitale, che presenta il capovolgimento delle pratiche tradizionali di vendita e promozione di beni e servizi, nasce il Digital Marketing.
Questo si riferisce alla pubblicità fornita attraverso canali digitali come: motori di ricerca, siti web, social media, mailing e applicazioni mobile. La nascita del Digital Marketing è in effetti la conseguenza del cambiamento del modo in cui i consumatori ricercano, interagiscono, acquistano e si impegnano nei confronti di un prodotto, servizio, o più in generale di un brand.
Il Digital marketing manager (o Digital Marketing Specialist), trova come validi alleati diversi strumenti di Marketing Automation che, affidandosi alle tecnologie Cloud e IoT, insieme a metodologie data-driven, consentono di creare esperienze col brand sempre più personalizzate e in “real-time”.
Per approfondire il tema del Digital marketing dai un’occhiata a questo articolo.
- Specialista SEO e SEM
Entrambe queste figure si affiancano al team di digital marketing, ma con esigenze e competenze differenti.
Il SEO specialist utilizza tecniche di ottimizzazione dei contenuti per attirare il più possibile traffico organico, ossia la porzione di pubblico che raggiunge “naturalmente” il nostro sito web, grazie alla creazione di contenuti che presentano delle specifiche parole chiave.
Il SEM specialist invece sfrutta la cosiddetta paid advertising (conosciuta anche con l’acronimo ppc – pay-per-click), ogni tipo di attività di promozione e pubblicità che viene fornita attraverso un servizio a pagamento, appositamente fornito da un provider (come ad esempio il servizio Google Ads, fornito dall’omonimo colosso statunitense oppure nella sua declinazione “social”, quello fornito da Linkedin).
Per avere successo in entrambi questi ambiti sarà necessario sviluppare skill di copywriting, analisi dei dati, oltre che conoscere necessariamente strumenti indispensabili per tali attività (come ad esempio Google Ads e SEO Zoom).
- Growth Hacker
È una delle figure professionali che ha registrato maggiore richiesta negli ultimi anni.
L’aspetto principale del Growth Hacker è il suo mindset: parliamo infatti di una persona estremamente curiosa, sempre pronta a sperimentare, ipotizzando e dimostrando le sue ipotesi attraverso con il sussidio dei dati.
Il suo principale compito? Quello di far crescere l’azienda, con una visione eclettica e trasversale, nel minor tempo possibile e utilizzando un budget limitato.
Deve avere una visione a 360° dell’azienda e delle attività di business sulle quali questa si fonda, attraverso una combinazione di competenze che vanno dal marketing, programmazione e design, attraverso tecniche di mail marketing, SEO, SEM, attività sui social media e A/B testing.
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La trasformazione digitale sarà al centro della strategia di ripresa dell’Unione Europea e del nostro Paese e questo è confermato dall’ingente volume di investimenti previsti dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). È quindi tempo di orientare in questa direzione anche il proprio futuro professionale.
Tra le principali strategie adottate dalle aziende emerge in primo piano non solo la costruzione di programmi di formazione interna, ma anche di:
- Upskilling: che si riferisce all’apprendimento di nuove competenze utili per ottimizzare l’attuale mansione che il lavoratore svolge in azienda. Una sorta di upgrade delle competenze di una risorsa, così da abilitarlo a svolgere il lavoro in maniera più efficiente ed efficace;
- Reskilling: che prevede comunque l’apprendimento di nuove competenze, ma per consentire una riqualificazione della risorsa, che potrà quindi svolgere una mansione differente;
- Outsourcing: un’altra strategia messa in atto dalle imprese che sta acquisendo un’importanza sempre più strategica è il ricorso a fornitori esterni o outsourcer per rispondere alla carenza di competenze.
Questi temi sono stati trattati insieme al nostro partner Salesforce durante una settimana di eventi dedicata all’esperienza del dipendente per riuscire a raccontare parte delle nuove sfide nella gestione del lavoro e del personale: abbiamo da poco concluso il webinar che abbiamo organizzato in occasione della Salesforce Employee Week, dove tre esperti HR sono intervenuti su diversi temi inerenti l’Employee Experience.