Social Media Trends 2019: 5 punti su cui riflettere – parte I
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Social Media Trends 2019 – parte I: In che direzione andranno i social media più amati? Su cosa punteranno i brand nel 2019? Scoprilo qui!
Come sempre gennaio è il mese perfetto per progettare con calma le attività e il business di tutto l’anno. Ma lo sguardo al futuro deve sempre essere basato su una lucida consapevolezza di quanto accaduto nei mesi passati, ed ecco fiorire report e documenti riassuntivi di ogni genere.
Abbiamo scelto per te il report Social media trends 2019, risultato della survey condotta da Hootsuite tra 3255 aziende clienti, nella seconda metà del 2018, prendendo in considerazione varie dimensioni e specializzazioni di business (puoi trovarlo in forma completa qui).
Intanto ecco le nostre riflessioni sui primi tra i 5 trend del mondo social.
1. Fiducia
I brand sono sempre più umani, e quindi tenuti a un rapporto di trasparenza e responsabilità verso il pubblico proprio come una persona di spicco. Nel 2018 abbiamo assistito a una profonda crisi in tal senso, con eventi come lo scandalo Cambridge Analytica o semplicemente l’entrata in vigore della regolamentazione europea per la protezione dei dati personali (GDPR), o ancora la crescente necessità dei social di misurarsi con fake accounts e bots.
Ne dà un’idea chiara l’Edelman Trust Barometer Report del 2018, secondo il quale ben il 60% degli utenti afferma di non avere più fiducia nelle social media companies.
In un mondo di scetticismo i brand devono trovare il modo di ottenere una stabile autorevolezza: dove prima sembrava spianata la strada ai grandi influencer, spesso pagati per farsi portavoce di istanze non loro, si inizia a delineare un mondo in cui il pubblico si aspetta voci di esperti riconosciuti, o in alternativa parole spontanee di persone simili a sé.
Il tanto ricercato engagement non è più solo questione di click, ma un vero proprio mondo di comportamenti con una grande influenza sul ritorno di immagine ed economico dei brand.
Già da tempo si conosce bene il grande ruolo svolto dal contenuto della comunicazione, ma una relazione si fonda, in maniera altrettanto radicale, sui modi in cui questa avviene, e sul contesto. Se una informazione mi arriva da una voce disinteressata che interrompe al momento sbagliato la mia quotidianità, una voce che magari non riconosce nemmeno il mio status sociale o semplicemente il genere in cui mi identifico, per quanto utile e ben confezionata sarà comunque sgradita.
L’autenticità del messaggio, oltre che il contenuto, diventa più importante della reach.
2. Stories
Proprio per questo sui social sta prendendo piede un cambiamento che non è più possibile ignorare: dai tradizionali post gli utenti sono passati sempre più a stories, status, snaps. Tutti questi messaggi hanno in comune la spontaneità. Breve durata, leggerezza non raggiungibile da uno spot o un ad tradizionale, contenuto fresco e non invasivo, esaltato dalla natura prettamente visiva del messaggio, con stickers, emoji, font semplici ma di impatto, gif animate che lo rendono fruibile immediatamente on the go.
Ed è la rivoluzione mobile la chiave della nuova comunicazione social, che vira in maniera ormai definitiva dalle piattaforme basate su testo, pensate fin dall’inizio per i dispositivi desktop, a network esclusivamente mobile, che permettono letteralmente di catturare l’attimo. Le stories non sono altro che il più cristallino esempio di questa tendenza.
Come utilizzare queste informazioni?
Quali sono gli altri trend individuati nel report?
Stay tuned: nei prossimi blog post risponderemo a tutte le tue domande!
Nel frattempo, dai a uno sguardo a cosa è successo nel 2018: Global Digital 2018: il report globale sui social media